L’autore dell’articolo, Marco Pellizzari, riporta che Rapallo “è impegnata dal 2005 in un lungimirante progetto di controllo dei colombi urbani. L’allora sindaco, Mentore Campodonico, in seguito alle molte lamentele dei cittadini, richiese uno studio approfondito del territorio per capirne lo stato dell’arte. Dalla relazione tecnica, prodotta dalla facoltà di Biologia dell’Università di Genova, risultò, solo nel territorio del centro storico, la presenza di circa 1.500 piccioni.” “Nel marzo del 2019 (continua il Pellizzari), a distanza di 15 anni, è stato effettuato un nuovo studio del territorio, sempre ad opera dell’Università di Genova, e nello stesso territorio sono stati individuati 270 piccioni.”
Nei quindici anni di attività “antipiccione” il progetto integrato ha previsto varie tipologie di interventi e più precisamente:
– riduzione delle fonti alimentari,
– riduzione di siti di appoggio e nidificazione
– somministrazione dell’antifecondativo a base di nicarbazina (Ovistop)
– comunicazione ai cittadini.
L’esperienza di Rapallo ha dimostrato l’efficacia della corretta progettazione e realizzazione di piani integrati di disinfestazione. Il trattamento antifecondativo dei colombi unito alla diminuzione della capacità portante dell’ambiente si sono uniti in un circolo virtuoso e autoportante. La giusta comunicazione al cittadino è stata poi il collante fondamentale per la buona tenuta del progetto nel tempo.
Complimenti a Rapallo per la gestione integrata e per gli ottimi risultati!