La nicarbazina utilizzata come antifecondativo per i piccioni può essere dannosa per i rapaci che li mangiano? Questo articolo ce lo spiega

La nicarbazina usata per i piccioni è dannosa per i rapaci?

La nicarbazina è sempre più frequentemente utilizzata come antifecondativo per i piccioni che vivono in città ma viene da chiedersi: può essere dannosa per i rapaci che mangiano i piccioni trattati con questa molecola?

Per capirlo andiamo per gradi e leggiamo insieme il post che segue.

I piccioni o colombi di città sono tra i volatili più comuni e diffusi nelle aree urbane, dove trovano facilmente cibo, acqua e riparo. Tuttavia, la loro abbondante frequentazione delle aree urbane non esclude abituali spostamenti in aree naturali. In questo modo i piccioni avvicinano frequentemente animali tipici delle zone marginali, compresi uccelli migratori e rapaci. Anche questi ultimi, d’altronde, non disdegnano le aree urbanizzate, per cui non è infrequente trovare, ad esempio, un nido di falco pellegrino sulle sommità di un edificio in pieno centro urbano.

Queste reciproche abitudini fanno sì che i piccioni possano rientrare nella dieta di alcuni rapaci.

Negli ultimi anni però è sempre più frequente l’utilizzo di farmaci antifecondativi per il controllo numerico dei colombi di città; più nello specifico vengono utilizzati farmaci a base di nicarbazina, una molecola inizialmente utilizzata solo come coccidiostatico nei polli, che in seguito ha dimostrato una chiara azione antifecondativa negli uccelli.

Con questi presupposti è ragionevole pensare che i rapaci, che si nutrono di colombi di città sottoposti a trattamento antifecondativo, possano venire esposti all’ingestione del farmaco per via secondaria, ingerendo cioè il farmaco tramite l’ingestione dei colombi trattati.
Ma la nicarbazina usata per i piccioni è dannosa per i rapaci?

E’ proprio questa osservazione che ha spinto alcuni ricercatori della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Pisa a studiare “La sicurezza della nicarbazina nei rapaci in relazione ai programmi di controllo dei colombi” in modo da capire concretamente se c’è un rischio di contaminazione e quale impatto può avere.

Lo studio è stato successivamente pubblicato dalla rivista statunitense “Journal of Animal Research and Veterinary Science” e mi sembra molto interessante riportarne il contenuto anche perché unico nel suo genere nel panorama mondiale.

Sicurezza della nicarbazina in relazione ai piani di eradicazione dei piccioni

L’articolo “Safety of Nicarbazin in Raptors in Relation to Pigeon Eradication Programs” (La sicurezza della nicarbazina nei rapaci in relazione ai programmi di controllo dei colombi) è un articolo di ricerca che esamina la sicurezza della nicarbazina per i rapaci europei che vivono nelle aree dove la nicarbazina potrebbe essere usata per ridurre la presenza dei piccioni.

Nell’articolo viene presenta una revisione sistematica e approfondita della letteratura scientifica sulla nicarbazina e i suoi effetti sugli uccelli. Viene fornita, inoltre, una valutazione del rischio basata su scenari realistici e conservativi sviluppando dati sperimentali, bibliografici e modellistici in modo da valutare le possibili vie di esposizione e i margini di sicurezza del nicarbazina.

I ricercatori esaminano tutte le specie di rapaci presenti in Europa e ne analizzano i dati morfologici, tenendo conto delle loro abitudini alimentari e del loro comportamento riproduttivo.

Sulla base di questi dati e delle caratteristiche farmacocinetiche della nicarbazina nei piccioni viene elaborato un modello matematico e statistico che permette di analizzare il rischio di effetti secondari in questi animali “no-target”.

Dopo questa interessante analisi i ricercatori concludono che: “il rischio di effetti negativi sui rapaci non bersaglio è straordinariamente basso e si stima che qualsiasi esposizione potenziale sia ben al di sotto del dosaggio necessario per avere effetti tossicologici o farmacologici. Non vi sono quindi rischi derivanti da un’esposizione secondaria a nicarbazina sui rapaci in relazione ai programmi di eradicazione dei piccioni”.

Riteniamo pertanto che l’articolo possa essere un utile ausilio per i gestori della fauna selvatica, i veterinari, i ricercatori, i disinfestatori e più in generale per il pubblico interessato al tema della convivenza tra piccioni e rapaci nelle aree urbane e periurbane.

Per visionare l’articolo in versione integrale potete visitare il link:

https://www.heraldopenaccess.us/openaccess/safety-of-nicarbazin-in-raptors-in-relation-to-pigeon-eradication-programs

Pubblicato da stopthatpigeon

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