Amano il loro animale così tanto da non essere mai andati in vacanza per 17 anni. Questa la storia di un’anziana coppia inglese che da quando hanno adottato la loro nuova amica – Sushi, così hanno chiamato la loro “picciona” – non possono più usare il forno della loro cucina, il quale è stato scelto come nido proprio dal volatile.
Bertl, che di lavoro fa il tassidermista (imbalsamatore, ndr), trovò Sushi sul ciglio di una strada dopo che era stata evidentemente investita da un auto e aveva un’ala spezzata. Una volta portata a casa, Sushi entrò in cucina e saltò dentro il forno ancora tiepido e da allora si è sempre rifiutata di abbandonarlo. Dopo 17 anni Sushi è ancora insieme ai coniugi Reiter i quali non possono immaginare la loro vita senza di lei, nonostante l’età ormai avanzata del volatile: Sushi infatti non è più in grado nemmeno di arrivare al suo nido-forno e deve essere sollevata e riposta all’interno per riposare. I Reiter devono aspettare che Sushi decida di andare in giardino a fare una passeggiata per accendere la lavastoviglie per evitare di disturbarla mentre dorme ma ultimamente, viste le condizioni di salute della pennuta, i piatti vengono lavati sempre più frequentemente a mano. Sushi ama seguire i suoi padroni in giro per casa ma non gradisce molto gli estranei: quando arrivano ospiti li accoglie beccandoglo i piedi per far capire loro che non sono ben accetti. La veterinaria della famiglia Reiter che da anni segue Sushi ammette l’originalità del caso. Sebbene i piccioni possano arrivare ad età avanzata, in natura non vivono così a lungo: 5-6 anni è l’età media di un piccione urbano.
Il record riconosciuto di anzianità per un piccione è di 33 anni: si trattava di un piccione della Prima Guerra Mondiale, nato nel 1917 e morto nel 1949 e che, passando proprio per le mani di un tassidermista, ora si trova in esposizione al National Museum di Washington DC.
