Che sagome!

CHE SAGOME!

A chi di voi non è capitato di viaggiare in auto lungo i 6mila chilometri di autostrade italiane, oppure in treno lungo i circa 25mila chilometri di ferrovia? In entrambi i casi vi sarà sicuramente capitato di guardare fuori dal vostro finestrino, osservare il profilo sfocato degli alberi, il diramarsi dei torrenti sotto i ponti, i paesi adagiati sulle colline in lontananza, gli animali al pascolo e ammirare il bellissimo paesaggio che da nord a sud si diversifica per colori e clima. In alcuni tratti però, lì dove è necessario proteggere i luoghi abitati dall’inquinamento acustico , sono posizionate delle barriere fonoassorbenti come queste

che, sebbene necessarie per evitare che i decibel di troppo provocati dall’alta velocità dei mezzi si propaghino nei centri urbani , non sono certo il massimo in termini di impatto visivo.

Ma….. non vi sembra che ci sia qualcosa che stoni? Cosa sono quei disegni sui pannelli?

Probabilmente la maggior parte di voi non ci avrà mai nemmeno fatto caso. I più curiosi invece si saranno chiesti a cosa possano mai servire quei “disegni”. In realtà non sono veri e propri disegni, ma sagome. Sagome di uccelli rapaci. Facciamo un breve recap delle puntate precedenti.

Secondo una prestigiosa Lega Italiana per la Protezione degli Uccelli che preferiamo non menzionare, i suddetti pannelli fonoassorbenti causerebbero ogni anno in Italia la morte di numerose specie di volatili, dai passeriformi ad esemplari più grandi come tortore e merli. I poveri uccellini, non percependo il vetro dei pannelli, andrebbero quindi a schiantarcisi contro, ahimè morendo. Per fortuna la nostra associazione ha avuto una brillante idea: applicare delle simpatiche sagome salva-uccello a forma di rapace che funzionerebbe da deterrente per gli altri volatili. Niente di male a sostenere un’iniziativa simile, non trovate? Se non che queste sagome così tanto celebrate vengono vendute indovinate un po’ da chi? Proprio dalla lega italiana per la protezione degli uccelli che non vogliamo menzionare, il tutto alla modica cifra di 8 euro l’una!  Provate a moltiplicare 8 euro per i chilometri di rete autostradale o ferroviaria italiana e pensate al potenziale economico di queste sagome.

Ovviamente io per primo tengo all’incolumità dei volatili italiani, in particolar modo delle specie più a rischio, quali pettirossi, cardellini o rondini . Ma per far sì che questi ultimi vadano a sbattere in volo contro i pannelli, sarebbe necessario che il plexiglass, (materiale di cui sono generalmente fatti i pannelli) fosse perfettamente trasparente e tutti sappiamo come, sia a causa dei gas di scarico delle auto piuttosto che delle piogge fangose, in breve tempo questi si sporchino fino a diventare talmente opachi da impedirne la possibilità di guardarvi attraverso. Inoltre, se non bastassero smog e piogge, sarebbe molto più semplice ed economico applicare delle semplici croci o delle strisce fatte con dell’economico nastro adesivo per rendere percepibile ai volatili la presenza dei pannelli.

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