Regione Marche… Abbiamo un problema!

La situazione che si evince sfogliando i quotidiani e navigando sul web appare chiara: nelle Marche c’è un problema piccioni in corso. Un po’ come in molte altre regioni, ma in questo caso la situazione è quasi comica.

Quattro comuni, di cui due capoluoghi: Macerata, Fermo, Sant’Elpidio a Mare e Montegranaro. Tutti e quattro alle prese con ordinanze comunali un po’ improvvisate, nel vano tentativo di tamponare una quasi-emergenza. Lo scrive anche il quotidiano on-line Vivere Marche: in base ad alcuni studi effettuati dal Servizio Veterinario dell’Asur 9, i colombi analizzati risultano positivi alla Clamydia psittaci, un batterio che causa nel volatile una malattia infettiva trasmissibile all’uomo. Di conseguenza i quattro comuni stanno cercando di volgere ai ripari, con degli interventi tutt’altro che riparatori. Macerata prevede la cattura e la soppressione dei colombi, un’azione non solo costosa e poco efficace come ampiamente dimostrato in altri contesti cittadini, ma anche contraria alla oltremodo citata legge 968 che vieta la cattura, l’avvelenamento e lo sterminio dei colombi. Nonostante questo, sembra essere d’accordo con l’amministrazione maceratese anche il primo cittadino di Montegranaro, anch’egli favorevole all’installazione di gabbie “cattura-piccione”. Più di stampo “animalista” (perdonate l’accezione del termine) invece, i sindaci di Sant’Elpidio a Mare e Fermo, quest’ultimo antesignano del metodo falchi+falconieri e che ha sperimentato sulle sue “penne” il fallimento. Sant’Elpidio a Mare, incurante del disastroso esperimento del suo capoluogo, ha deciso comunque di seguire questa strada, ingaggiando dei falconieri fino al 19 dicembre (tempo troppo esiguo per essere efficace!) con l’intento di allontanare i piccioni.
Insomma, tutte e quattro queste amministrazioni si trovano a dover combattere contro questo problema senza rendersi conto di qualcosa che, osservando una qualsiasi cartina geografica, salta all’occhio: i quattro comuni distano tra loro pochi chilometri in linea d’aria ed è quindi questione di due battiti d’ala per un colombo spostarsi da un paese all’altro. Se uno di questi comuni fa entrare in azione i falchi, i colombi spaventati svolazzeranno nel paese limitrofo, il quale a sua volta utilizzerà i falchi e così via, in un vortice senza fine. Eppure qualche mese fa il consigliere della regione Marche Marangoni, aveva proposto un progetto a livello regionale per ovviare un problema che evidentemente si sposta da una città all’altra senza essere risolto. Un progetto, secondo Marangoni, che prevedeva il controllo delle nascite, la normale dissuasione da parte dei proprietari di immobili in cui i colombi sono soliti nidificare e il divieto per i cittadini di nutrire i volatili. Nessuno finora sembra ascoltare i consigli del Consigliere e i risultati…. non si vedono!

Pubblicato da stopthatpigeon

Bello brutto alto basso dritto storto bianco nero che importanza ha? L’importante è vivere la vita e viverla con… BECCO!